VIBO VALENTIA – Il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, ha ricevuto ieri sera a Palazzo del Governo, ascoltandoli per circa un’ora e mezza, i cinque giornalisti di “Rete Kalabria” licenziati in tronco dall’editore Domenico Maduli dopo la proclamazione di dieci giornate di sciopero per il mancato pagamento degli stipendi, non percepiti da otto mesi.
Un comportamento, quello della “Pubbliemme”, aggravato dalla consegna delle lettere di licenziamento all’indomani della richiesta di rinvio della riunione tra le parti convocata dal prefetto Bruno. In sostanza, lunedì, 25 novembre, il rappresentante del Governo aveva convocato per ieri sera, alle ore 17, l’amministratore unico di “Pubbliemme Group”, i cinque giornalisti di Rete Kalabria (il direttore Mimmo Famularo ed i redattori Alessio Bompasso, Loredana Colloca, Cristina Iannuzzi e Tonino Fortuna), il vicesegretario nazionale Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e le segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl “allo scopo di verificare se sussistono le condizioni per dare soluzione alla vertenza in atto”.
Ricevuta la convocazione, la Pubbliemme ha chiesto e ottenuto dalla Prefettura, nella stessa giornata di lunedì, il rinvio della riunione a venerdì prossimo, 29 novembre, alle ore 11, ma la mattina dopo ha notificato ai giornalisti le lettere di “licenziamento per giusta causa”.
“Un comportamento – sottolinea Carlo Parisi – che, ancora una volta, la dice lunga sul modo di agire di un’azienda che, invece, di assumersi le proprie responsabilità, sfugge al dialogo e persiste in un atteggiamento arrogante e provocatorio”.
Carlo Parisi, accompagnato dal consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Andrea Musmeci, nella stessa serata di ieri ha incontrato i cinque giornalisti per approfondire i dettagli della vertenza che, come primo passo, prevede l’impugnazione dei licenziamenti ed il recupero di tutte le somme, retributive e contributive, a loro dovute. Somme che vanno ben oltre le ultime otto mensilità non corrisposte dalla “Pubbliemme” che, nel settembre scorso, ha acquisito l’emittente televisiva vibonese.
A tal proposito, Carlo Parisi, ringrazia il prefetto Giovanni Bruno per la grande sensibilità immediatamente dimostrata, con l’attivazione di tutti gli strumenti necessari a fare piena luce sulla vicenda, e lancia un appello ai colleghi vibonesi a “non prestarsi ad eventuali provocatori tentativi di ‘rimpiazzare’ i giornalisti licenziati per aver rivendicato il sacrosanto diritto alla retribuzione”.
Richiamando la legge 3 febbraio 1963 n. 69, il vicesegretario della Fnsi invita, quindi, l’Ordine dei giornalisti della Calabria a “vigilare su eventuali violazioni, non esitando a segnalarle al Consiglio di disciplina, cui spetta il compito di perseguire eventuali comportamenti illeciti”.
“La solidarietà tra colleghi – ricorda Carlo Parisi – non può essere un optional, ma deve rappresentare uno dei capisaldi di una professione che non può ammettere sfruttamento e arroganza, da parte di chicchessia”.
Ribadendo la segnalazione della “brutale operazione dell’editore” al viceministro delle Comunicazioni, Antonio Catricalà, ed all’Agcom, annunciata ieri dal segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, il vicesegretario Parisi annuncia anche la trasmissione degli atti alla Giunta Regionale, alla Presidenza del Consiglio Regionale ed al Corecom che, il 16 aprile dello scorso anno, ha disposto l’erogazione di 100.909,12 euro di contributo all’emittente vibonese, anche e soprattutto in virtù della presenza in servizio dei redattori, oggetto del licenziamento.
Offro la mia incondizionata solidarietà al validissimo direttore Famularo ed ai valenti colleghi che più volte dal vivo e molto spesso davanti allo schermo ho avuto modo di apprezzare. Non mi sorprende la nuova sortita che il nostro semi-disastrato panorama giornalistico è costretto a subire. Tanto meno mi soprendendono i modi ed i tempi di questa mannaia che si abbatte collettivamente e che ricorda con tante sinistre analogie quella che decapitò sei anni e mezzo fa la redazione della “madre” dell’emittenza privata calabrese. Sono convinto che stavolta, grazie al prontissimo intervento del prefetto locale e con la solidarietà palpabile dell’ambiente vibonese subito schieratosi dalla parte dei giovani e bravi giornalisti, la Giustizia sarà fatta valere in modo certo e celere. Anche in questo caso fondamentale risulterà la vicinanza fattiva e battagliera di Parisi e Musmeci. In bocca al lupo ragazzi, sono con voi!