MILANO – L’8 gennaio scorso il giudice del lavoro di Milano ha dato ragione a Paola Ciccioli, la giornalista di Panorama licenziata a marzo del 2012 con l’accusa di aver offeso il direttore del settimanale Giorgio Mulè.
“Non conosce la vergogna”, aveva scritto al responsabile editoriale. Una vicenda dai contorni incredibili che aveva suscitato la protesta e la solidarietà di tanti colleghi, del sindacato lombardo dei giornalisti e della Fnsi che addirittura la aveva invitata ad un incontro nella propria sede con il ministro Elsa Fornero.
La sentenza di Milano è stata salutata con sollievo e gioia dall’intero sindacato dei giornalisti, dai colleghi e dal cdr della Mondadori: “Abbiamo saputo che Paola Ciccioli, collega di Panorama, ieri ha vinto la sua battaglia in tribunale contro la Mondadori per ingiusto licenziamento. Il giudice ha stabilito che la collega deve essere reintegrata nel posto di lavoro. Il Cdr esprime grande soddisfazione per l’esito della vicenda”.
“A suo tempo – continua il comunicato del cdr – avevamo condannato la decisione di Mondadori, chiesto il reintegro”.
“Un giornalista – conclude la nota – non può essere licenziato per aver espresso un giudizio nei confronti di un collega, che sia o meno un direttore”.
Il giudice del lavoro di Milano ha dato ragione a Paola Ciccioli, licenziata a marzo con l’accusa di aver offeso Mulè