SALERNO – Il XIII Congresso dell’Usigrai ha eletto Vittorio Di Trapani nuovo segretario del sindacato di base dei giornalisti Rai.
Nato il 1 dicembre 1975, è giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 26 marzo 1999. Redattore ordinario a Rainews24, dove lavora nella redazione internet, nel novembre 2011 era stato nominato vicesegretario vicario. In precedenza è stato coordinatore dei precari della scuola di giornalismo Rai di Perugia.
Vittorio Di Trapani è stato eletto con 135 voti e succede a Carlo Verna, che ha guidato l’Usigrai per due mandati. Nell’incarico sarà affiancato dall’Esecutivo che comprende anche Ezio Cerasi (81 voti), Renato Orso (74), Valeria Collevecchio (71), Umberto Avallone (65), Giorgio Balzoni (54), Daniela De Robert (52), Fabrizio Failla (52), Ida Baldi (45), Ilaria Sotis (45) della lista “Rai, libertà di informare” e Luigi Monfredi (18) di “Rai, l’Alternativa”.
Nel Collegio dei garanti eletti, invece, Lucia Coppa, Simona Sala e Maurizio Blasi. A proporre il nome del nuovo segretario il leader della lista di opposizione, Luigi Monfredi.
Nella Commissione Sindacale eletti: Emanuela Pericu, Marzio Quaglino, Lidia Galeazzo, Valeria Ferrante, Gian Mario Nucci; nella Commissione Contratto: Fabrizio Masciangioli, Nico Piro, Doriana Deiana, Carlo Paris, Cristina Prezioso; nella Commissione Pari Opportunità: Ilaria Capitani, Marina Cocozza, Sabrina Gandolfi, Eleonora Belviso, Laura Pasquini; nel Coordinamento dei Cdr regionali Rai: Rino Genovese, Piergiorgio Veralli e Daniela Tortella.
Per il ruolo di vicesegretario si fa il nome di Ezio Cerasi della sede Rai di Pescara, componente della Giunta Esecutiva Fnsi e secondo degli eletti nel nuovo esecutivo.
Presidente dell’esecutivo sarà, invece, Giorgio Balzoni, due volte segretario dell’Usigrai e sino all’ultimo avversario di Di Trapani, sebbene nella stessa lista, nella corsa a tre per la Segreteria che ha visto in gara anche Luigi Monfredi.
Di Trapani: “La Rai passi dalle parole ai fatti”
ROMA – “L’impegno a verificare da subito che l’azienda Rai, e in particolare il suo vertice rappresentato dal direttore generale Luigi Gubitosi, “passi dalle parole ai fatti, attendiamo l’azienda alla prova dei fatti”; l’impegno a far sì che ”in Rai finisca la stagione delle esclusioni, bisogna recuperare tutte le professionalità che ci sono. La nuova dirigenza deve smarcarsi dall’operato del passato”.
E’ la linea di partenza dell’azione che Vittorio Di Trapani ha individuato per l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai a cui è stato chiamato come segretario nazionale al termine del congresso svoltosi a Salerno. E in un’intervista all’Agi spiega come lui e l’esecutivo intendono muoversi.
Di Trapani sottolinea subito che il congresso ha “rilanciato l’unità del sindacato dei giornalisti Rai, ed è un passaggio importante. C’è grande voglia di far ripartire il servizio pubblico. Dal congresso di Salerno sono venute istanze forti, con la sfida al vertice di cambiare l’azienda, assicurare qualità del prodotto, autonomia, indipendenza”.
L’Usigrai “è pronta a fare la propria parte, porteremo avanti le nostre proposte e sfideremo l’azienda su qualità, mercato, innovazione, competizione e sempre parleremo di indipendenza. L’autorevolezza della Rai la puoi riconquistare solo così, non c’è altra strada”. Di Trapani come prima scadenza indica già di veder subito l’azienda “passare dai proclami ai fatti, Gubitosi a Salerno ha detto cose importanti, vogliamo vederle realizzate” e sollecita “un tavolo di confronto per riorganizzare e rilanciare la Rai”.
Il nuovo segretario dell’Usigrai insiste sull’esigenza che finisca la “stagione delle esclusioni”, bisogna che “i nuovi dirigenti dell’azienda devono decisamente smarcarsi dalle pratiche del passato e possono già farlo recuperando gli esclusi, ad ogni livello e in ogni ambito”.
Quanto al prossimo contratto di lavoro nazionale dei giornalisti, Di Trapani definisce positivo l’impegno di Gubitosi nel suo voler tentare di far rientrare la Rai in Fieg. “Da parte nostra c’è la richiesta che nella discussione per il rinnovo del contratto anche i rappresentanti dell’azienda siano coinvolti.
I tavoli – dice il segretario dell’Usigrai – devono essere simmetrici e speriamo si proceda su questa strada. Chiediamo un impegno in tal senso e sosterremo la Fnsi perché la Fieg accolga questa disponibilità Rai”. In questi giorni si parla di riforma della legge sulla diffamazione a mezzo stampa…“I giornalisti Rai – dice Di Trapani – daranno il massimo sostegno a tutte le iniziative della Fnsi contro questo progetto, la categoria vigilerà compatta”.
Il neo segretario torna, quindi, sull’intervento tenuto dal direttore generale Rai a Salerno e ricorda che “Gubitosi ha detto che non interverrà sul prodotto, e noi vigileremo. Non accetteremo né tagli lineari né sul prodotto informativo. E’ bene che si vadano ad aggredire gli sprechi, come Gubitosi ha detto di voler fare, come pure è bene l’impegno che ha assunto sul taglio delle consulenze esterne che sono evidentemente troppe e sui contratti ai pensionati”.
Di Trapani sollecita, infine, all’azienda una marcia in più sull’innovazione tecnologica, “la Rai è indietro su questo…”. (Agi)
Nuovo direttore del Tg1 sia una figura di “rilancio e pacificazione”
ROMA – Il nuovo direttore del Tg1 sia una figura di “rilancio e pacificazione”, e questo “dev’essere l’impegno che il vertice Rai deve prendere”. E’ l’appello che viene da Vittorio Di Trapani, nuovo segretario dell’Usigrai.
Un appello che arriva a pochi giorni da una nuova importante seduta del Cda di viale Mazzini che potrebbe anche portare già ora all’indicazione da parte del direttore generale Gubitosi del nuovo responsabile della testata ammiraglia Rai.
Per Di Trapani, eletto ieri sera a tarda ora nel corso della prima seduta del nuovo esecutivo Usigrai e presieduta per l’occasione da Giorgio Balzoni, la nomina del successore di Alberto Maccari (il cui contratto scade il prossimo 31 dicembre) “deve avere innanzi tutto queste caratteristiche”.
A quel punto, “poi l’azienda dovrà scegliere la figura che riterrà più adatta a questi obiettivi di rilancio e pacificazione. Al Tg1 serve un recupero degli esclusi e la fine del periodo delle notizie non date”, conclude Di Trapani. (Agi)