Una montagna di libri e “carte” su Inpgi, Fnsi, Ordine dei giornalisti e Associazione Stampa Romana. Urge un museo

Dopo 50 anni riemergono documenti storici sui giornalisti

Pierluigi Franz

ROMA – Ritrovata a Roma, dopo quasi 50 anni, una montagna di libri e documenti storici di grande importanza per Inpgi, Fnsi, Ordine dei giornalisti e Associazione Stampa Romana.
L’intero materiale cartaceo, del peso di parecchie tonnellate, già proveniente dalla vecchia sede dell’Associazione Stampa Romana di palazzo Marignoli e dall’originaria sede Inpgi di piazza Apollodoro, per quasi 50 anni era stato ammassato in due grandi scantinati di un palazzo Inpgi, in via dei Lincei 123. Adesso è stato finalmente trasferito nei locali di un ex supermercato tuttora vuoto, sempre di proprietà Inpgi, in via di Monte Giberto 71 (zona Fidene-Bufalotta).
A rendere nota la scoperta è stato il giornalista Pierluigi Roesler Franz, sindaco Inpgi e consigliere nazionale Odg, “rimasto davvero impressionato dalla sua mole”: 37 casse di legno di circa 70 centimetri di altezza per 55 di larghezza e 40 di profondità, piene di libri antichi dalla fine dell’Ottocento a metà del Novecento; 7 plateaux di circa 2 mc. l’uno di incartamenti misti con libri, raccolte ed enciclopedie dell’Ottocento e Novecento in italiano, francese e spagnolo ed altri enormi 3 plateaux con incartamenti vari della Fnsi (ad esempio, del 4° Congresso di Merano del 1952 con molti documenti firmati in originale), delle case Inpgi costruite in cooperativa, migliaia di reversali e ricevute dell’Associazione Stampa Romana ante 1970, notiziari Inpgi del 1972, della Fnsi del 1952 e una serie di numeri della “Lettura”, abbinata al Corriere della Sera del 1925.
A parere di Franz “vi é materiale di grande importanza storica per tutti gli enti della nostra categoria che non può, né deve essere dispersa, ma raccolti in un’unica sede istituzionale a disposizione degli studiosi o di studenti che volessero preparare una tesi di laurea”.
Data la mole delle carte, allo stato attuale sarebbe necessario formare un gruppo di giornalisti volenterosi (in particolare pensionati e/o disoccupati), appassionati di ricerche, che coadiuvati da almeno un paio di facchini si impegnino gratuitamente per almeno un mese a catalogare con un computer portatile tutto il materiale suddividendolo per materia e per annualità, mandando al macero solo le carte ritenute ormai del tutto inutili e prive di valore storico. La parte più interessante dovrà, infatti, essere attentamente selezionata per scoprire eventuali documenti storici per gli enti di categoria. (giornalisticalabria.it)

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