OZIERI (Sassari) – “Fa rabbrividire la notizia dell’arresto dei quattro giornalisti italiani fermati dalla polizia, a Cuba, mentre svolgevano il loro lavoro di cronisti sulle tracce dei presunti assassini di Lignano Sabbiadoro”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, in occasione della cerimonia di consegna del 53° Premio Ozieri.
Nell’esprimere “piena solidarietà e sostegno ai quattro colleghi”, il segretario del sindacato dei giornalisti italiani manifesta “la più ferma riprovazione e lo sdegno per l’azione della polizia cubana che li ha sottoposti a fermo nel corso della loro attività di ricerca e verifica di notizie su un delitto compiuto in Italia”.
“Il rilascio, dopo un lungo interrogatorio – ha sottolineato Siddi – certamente non cancella la portata di un’operazione contraria alla libertà e al rispetto per il bene dell’informazione libera. L’aggravante del sequestro dei documenti e la cancellazione delle riprese e delle fotografie, evidenzia un atteggiamento ostile e grave verso l’informazione che non possiamo accettare né condividere”.
Per un interessamento sul caso, Franco Siddi ha immediatamente attivato la Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj), della quale è componente del Comitato esecutivo. “Promuoveremo – ha aggiunto il segretario della Fnsi – ogni azione utile perché la libertà di informazione sia pienamente rispettata anche a Cuba, così come facciamo ogni qualvolta si ricorre a strumenti coercitivi e alla galera per fermarla”.
“Nessuno – ha concluso Franco Sddi – può pensare di coprire e nascondere le notizie di interesse pubblico senza che si levi una ferma indignazione e protesta che la Fnsi esprime con forza insieme all’Ifj”. Al Governo italiano, l’invito di Siddi ad insistere nell’azione diplomatica perché sia fatta chiarezza sul gravissimo episodio”.
Il segretario Fnsi e componente dell’Esecutivo Ifj, rilancia l’appello contro il carcere ai giornalisti: in Italia, a Cuba, ovunque