BREDA DI PIAVE (Treviso) – Il Comune di Breda di Piave, guidato dal sindaco Rossetto Moreno (lista civica), ha indetto una “selezione, mediante procedura di valutazione comparativa, per il conferimento dell’incarico professionale di Direttore Responsabile del notiziario comunale e di Addetto stampa del Comune”.
L’incarico, dal 1° settembre al 31 dicembre 2012, consiste nello svolgimento delle seguenti mansioni: “gestione e cura dei rapporti degli organi di governo, di carattere politico-istituzionale, con gli organi di informazione; redazione, diffusione ed archiviazione di note e comunicati stampa; rapporti con i giornalisti e gli operatori di testate giornalistiche, radiofoniche e televisive; organizzazione conferenze stampa; attività di supporto ai vertici istituzionali del Comune in materia di comunicazione; redazione testi per il sito istituzionale del Comune; realizzazione testi per il notiziario comunale, correzione di bozze e supervisione dell’impaginazione e stampa; servizi fotografici, reperimento di materiale fotografico necessario alla realizzazione del notiziario comunale; organizzazione di eventi e di iniziative di promozione della conoscenza dei servizi comunali; realizzazione di indagini/sondaggi per verificare il grado di efficacia ed efficienza dei servizi erogati; predisposizione di locandine e brochure informative”.
Nell’avviso è scritto che “il compenso a base di gara è pari ad € 2.600,00 lordi, comprensivi di ogni onere previsto per legge (contributi previdenziali, Iva o Irap) in relazione alla tipologia contrattuale” e che “nel compenso si ritengono inclusi tutti gli oneri e le spese inerenti l’accesso con mezzo proprio o con mezzo pubblico di trasporto, sia alla sede municipale che ai luoghi individuati per lo svolgimento degli incontri e delle manifestazioni cui l’addetto stampa deve partecipare”. In particolare, “il Comune rimane indenne dal rimborso di tutte le spese” e “tutti gli obblighi di natura fiscale, contributiva, previdenziale, assistenziale, assicurativa ed infortunistica…sono a carico del Professionista” che, dulcis in fundo, “solleva il Comune da ogni responsabilità derivante da infortuni e, a tal proposito, rilascia ampia liberatoria per i rischi derivanti da infortunio, infortunio in itinere e malattia professionale”.
In poche parole: il Comune pretende che il professionista garantisca “la sua presenza a riunioni, assemblee ed altri incontri quando il sindaco lo ritenga necessario ed eventualmente anche in orario serale” e gli concede l’uso dei “locali e le strumentazioni messe a disposizione dal Comune” – tutti elementi propri del rapporto di subordinazione – ma, nel caso dovesse accadergli qualcosa di grave, pretenderebbe di lavarsene tranquillamente le mani.
Ed ancora che “la liquidazione del compenso avviene su presentazione di regolare documentazione fiscale da parte dell’interessato, accompagnata da una relazione sull’attività svolta”. Ma non è finita: “La liquidazione potrà avvenire anche in modo frazionato”. Comunque, quattro mesi di “lavoro” sicuro? Niente affatto: nell’avviso è, infatti, scritto che “l’Amministrazione, per motivi di pubblico interesse, si riserva la facoltà di non affidare l’incarico o di affidare l’incarico anche in presenza di una sola offerta, purchè ritenuta idonea”.
In totale, dunque, vengono richiesti 4 mesi di lavoro retribuiti meno di 650 euro lordi al mese. Infatti, si aggiudicherà l’incarico chi presenterà il ribasso più alto, ovvero chi è disposto a lavorare quasi gratis. Il Comune di Breda di Piave, comunque, non vuole né pubblicisti (con buona pace della legge 150 possono partecipare solo i professionisti), né non laureati o, comunque, diplomati “con almeno due anni di esperienza professionale in ambito giornalistico e/o della comunicazione”.
L’avviso reca la data del 3 agosto 2012, ma il Comune di Breda del Piave non ha certo tempo da perdere, pertanto le domande di partecipazione devono “pervenire” entro le ore 12.30 del 20 agosto 2012”, ovvero di lunedì prossimo.
Quanto alla “valutazione” dei titoli e ai “criteri di selezione” bisogna essere bravi, capaci e con esperienza, non solo nel giornalismo, ma anche nel “marketing” e nella “organizzazione di eventi”. Dunque, in base al curriculum vengono assegnati massimo 65 punti così suddivisi: 15 per titoli culturali e professionali, conoscenze programmi di grafica e utilizzo strumenti fotografici; 20 per esperienza documentata di attività di informazione e marketing presso pubbliche amministrazioni, con particolare riguardo ai Comuni ed agli Enti locali in genere; 10 per esperienza documentata di attività di informazione e marketing presso aziende private; 5 per documentata attività di redazione testi per siti internet; 5 per documentata esperienza in organizzazione di eventi; 10 per partecipazione a corsi di aggiornamento professionale organizzati dall’Ordine dei Giornalisti.
Rimangono “in palio” altri 35 punti. I primi 30 per il progetto/proposta per lo svolgimento dell’incarico (“che dovrà indicare la metodologia che si intende adottare, l’indicazione della disponibilità di orario, la disponibilità o meno di effettuare spostamenti”. Dovrà, inoltre, “includere una breve relazione contenente una ipotesi progettuale di sviluppo della comunicazione con l’esterno del Comune di Breda di Piave ed indicare le modalità di intervento del candidato nell’ambito di tale progetto). Gli ultimi 5 punti per la “proposta di riduzione del compenso a base di gara”.
Insomma, manca solo la possibilità, da parte del giornalista, di poter “offrire” un piccolo – o magari grande – contributo economico all’Amministrazione Comunale per poter lavorare. Ad esempio 500 euro al mese, per potersi “fregiare” del titolo di “Direttore Responsabile del notiziario comunale e di Addetto stampa del Comune di Breda di Piave”. Prosit.
A ciascuno il suo mestiere. Se il Comune di Breda di Piave intende avvalersi di un giornalista, chieda magari consiglio, in materia di contratti, norme e procedure, al segretario del Sindacato Giornalisti del Veneto, Daniele Carlon, al fiduciario regionale dell’Inpgi, Monica Andolfatto, e al presidente dell’Ordine dei giornalisi del Veneto, Gianluca Amadori. Da tutti, nell’ambito delle rispettive competenze, li avrà gratis (i consigli).
Conclusione: se è vero che, contro il professionismo della politica, è buona norma mettere a disposizione dell’Amministrazione Comunale le proprie esperienze personali e professionali, il sindaco Rossetto Moreno, che nella vita di tutti i giorni è titolare di un’impresa edile, non può certo pensare che i giornalisti siano mattoni o sacchi di cemento. E non dovrebbe pensarlo neppure da imprenditore edile: le gare vinte al massimo ribasso – specie se su ridicole basi d’asta – sono sempre sinonimo di scadente qualità e pessimo servizio. Cari Monti e Fornero, altro che insabbiare la “legge sull’equo compenso”. L’avviso La domanda Lo schema di offerta economica Il disciplinare di incarico
Carlo Parisi
Vicesegretario nazionale Fnsi
Questo bando meriterebbe l’attenzione di tutte le organizzazioni che difendono i lavoratori…
Veramente un’offerta che non si può rifiutare. Con grande generosità e lungimiranza, il bando comunale esclude, tra le mansioni, la pulizia dei pavimenti e dei mobili dell’ufficio del direttore-addetto stampa.