ROMA – La scomparsa di Giuseppe (Pino per tutti) Grandinetti, a 65 anni e da appena 7 mesi dalla meritata quanto amara pensione, è un nuovo lutto per il mondo del giornalismo e per la Federazione della Stampa. Giornalista e uomo di grande impegno professionale e sindacale, dalla chiara identità politica – socialista rimasto sempre nell’area del centrosinistra, ma rigoroso militante sulla linea dell’autonomia professionale, Pino Grandinetti ha percorso la carriera dal basso fino all’ingresso nella Rai – 1979 – dove ha lavorato 32 anni fino al settembre scorso arrivando al ruolo di vicedirettore della Radio e poi di Rai Parlamento.
La formazione politico sociale lo aveva sempre tenuto collegato al Sindacato di categoria e spesso impegnato in prima fila, anche quando non ricopriva incarichi statutari nella Fnsi o nell’Associazione Stampa Romana. Severo il suo impegno militante per la lotta al precariato in Rai e per la riqualificazione dei percorsi di accesso secondo criteri esclusivamente professionali. Un giornalista ed un sindacalista leale e impegnato.
Nella Federazione della Stampa, Pino Grandinetti è stato uno dei protagonisti della stagione del passaggio della sua guida dai gruppi di “Rinnovamento” a quelli di “Svolta” che portò alla Segreteria Giuliana Del Bufalo. Successivamente ha incoraggiato processi di ricomposizione su linee progressiste e di autonomia, senza mai far mancare un contributo attivo e critico.
Alcune amarezze professionali a fine carriera, quando la sua contestazione ad ogni forma di padrinaggio si fece ancora più rigorosa, lo avevano provato ma non fiaccato. Il male che ha minato la sua salute, invece, lo ha piegato in poco tempo.
La Federazione Nazionale della Stampa lo ricorda con affetto e rimpianto e si unisce al cordoglio dei familiari.
Il cordoglio della Federazione della Stampa per la scomparsa, a 65 anni, del giornalista Rai, da poco in pensione