ANCONA – L’Ordine dei giornalisti delle Marche… “censurato” annulla la mostra di Roma. Salta, dunque, la tappa romana della mostra itinerante sulla libertà di stampa che si sarebbe dovuta inaugurare lunedì (26 marzo) a Palazzo Cavalieri, Sede di Banca Marche. E si interrompe anche la collaborazione con Banca Marche, partner e sponsor dell’iniziativa.
La decisione di annullare l’evento è stata presa dal presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, Dario Gattafoni, per la mancata condivisione, da parte della Banca, di un invito rivolto a una giovane collega iscritta all’Ordine delle Marche, nata in Italia da genitori siriani, che aveva chiesto di intervenire all’inaugurazione per rivolgere un appello a favore della libertà di pensiero e di espressione in Siria dove, nell’ultimo anno, sono stati uccisi 67 reporter siriani e stranieri.
Come è noto la Siria è bandita ai giornalisti stranieri e le uniche informazioni che filtrano (oltre a quelle dei media fedeli al regime) sono quelle trasmesse in rete dai blogger o da coraggiosi giornalisti e fotografi che si sono introdotti clandestinamente nel Paese. Gli ultimi due colleghi a morire mentre lavoravano sono stati l’americana Marie Colvin e il francese Gilles Jacquier (vincitore del Premio Ilaria Alpi).
L’invito dell’Ordine, rivolto senza una preventiva consultazione, non è stato accettato dalla Banca perché – ha scritto il responsabile delle pubbliche relazioni – avrebbe trasformato in “una iniziativa politica una manifestazione di carattere culturale”.
Il presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche ha ritenuto “inaccettabile per un Ordine, custode della libertà di stampa e di pensiero, chiedere di tacere (e far tacere) una sacrosanta voce di dissenso”. “All’interno di una mostra sulla libertà di espressione – ha dichiarato il presidente Dario Gattafoni – un appello di pochissimi minuti di una collega, nata e cresciuta in Italia, iscritta all’Ordine delle Marche, apprezzata autrice di libri, collaboratrice di riviste marchigiane era sembrata un’occasione per valorizzare ancora di più il senso di una iniziativa che è e resta di carattere culturale e che certo non sarebbe scivolata sul terreno politico per questo”.
Annullato il programma della mostra sulla libertà di stampa. Appuntamento a Pesaro
La mostra sulla “libertà di stampa” avrebbe dovuto aprire i battenti lunedì prossimo, 26 marzo, alle ore 11, nei saloni della Sede romana di Banca Marche, a Palazzo Lina Cavalieri, in via Romagna 17 ed avrebbe dovuto rimanere aperta fino al 10 aprile. La tappa di Roma sarebbe stata la sesta, dopo Caldarola, Ascoli Piceno, Fermo, Ancona e Jesi. Adesso la mostra sarà trasferita a Pesaro (nella Sala Laurana) del Palazzo Ducale, sede della Prefettura), poi a Fabriano e concluderà il suo giro a San Benedetto del Tronto (Palazzina azzurra). Sarà uno dei principali eventi culturali dell’estate sambendettese.
Oltre una cinquantina gli artisti, tutte firme prestigiose: Mario Agostinelli (Macerata), Vittorio Amadio (Castel di Lama), Renzo Barbarossa (Fabriano), Ezio Bartocci (Jesi), Sirio Bellucci (Belvedere di Fabriano), Mauro Brattini (Civitanova), Patrizia Calovini (Tarquinia), Gaetano Carboni (Ascoli Piceno), Carlo Cecchi (Jesi), Sauro Ciuffolotti (Jesi), Luciano Collamati (Jesi), Silvio Craia (Corridonia), Isabella Crucianelli (Macerata), José Van Roy Daly (Perpignan), Giovanni Di Francesco (Jesi), Anna Donati (Iskra) (Potenza Picena), Maria Cristina Fioretti (Montemarciano), Ferdinando Franguelli (Ancona), Giuliano Garattoni (Pesaro), Melita Gianandrea (Vasto), Andrea Granchi (Firenze), Guelfo Bianchini (Fabriano), Carlo Iacomucci (Macerata), Floriano Ippoliti (Ancona), Cristina Kanaan (Monsampolo del Tronto), Giannetto Magrini (Jesi), Bruno Mangiaterra (Loreto), Marisa Marconi (Castel di Lama), Alessandro Marcucci Pinoli (Pesaro), Franco Morresi (Civitanova), Leonardo Nobili (Montelabbate), Corrado Olmi (Jesi), Luigi Pennacchietti (Jesi), Riccardo Piccardoni (Urbino), Annalisa Piergallini (Ascoli Piceno), Nazzareno Rocchetti (Filottrano), Mario Sasso (Staffolo), Luca Sguanci (Pesaro), Stefano Tonti (Falconara Marittima), Franco Torcianti (Osimo), Luca Zampetti (Camerino), Franco Zingaretti (Fabriano).
Gli artisti, come i giornalisti interpretano gli umori, le aspettative, le speranze e i sogni della gente. E gli artisti, più dei giornalisti, ne rappresentano i sentimenti e li esprimono senza i vincoli dell’obiettività ai quali sono tenuti gli operatori dell’informazione.