ROMA – E’ morto Giancarlo Del Re, storica firma del Messaggero. Aveva 80 anni.
Nato a Roma il 29 aprile 1931 “da famiglia mista per origini e tendenze – scrisse nella biografia del suol libro «Roma della gente» – ebbe l’infanzia travagliata da un’asma di tipo proustiano e dalla mancanza di termosifone, scarpe nuove e pony.
La sua adolescenza fu selvaggia e debitamente repressa, la sua gioventù sobria e fervente.
Quando prese coscienza della propria disponibilità alle fatiche del tribuno, del paladino e del vagabondo, abbracciò la carriera di giornalista, conferendogli la non comune dignità di una specchiata posizione fiscale e promettendogli un placido futuro da pensionato”.
Soggettista e sceneggiatore cinematografico, si è cimentato nella regia realizzando un documentario sulla psicanalisi della corrida. E’ stato intrattenitore radiofonico di genere riflessivo – confidenziale, ha scritto testi per voci altrui, ha collaborato all’emissione televisiva di un racconto in quattro puntate, di un reportage filmato di sei ore e di una dozzina di musicals.
Giornalista professionista dall’1 gennaio 1955, ha lavorato al Messaggero curando dal 1994 una rubrica, quasi quotidiana, dal titolo “Le avventure in città”, dove raccontava in modo umoristico e sarcastico degli episodi cittadini della realtà romana, fra l’ironico e il buffo, il tutto condito da un ottimo romanesco. Ha pubblicato due libri con le sue “Avventure in città”. La prima è stata pubblicata dal Messaggero ( ha vinto il premio Bordighera per la Letteratura Umoristica) e la seconda dall’editore Mursia.
Validissimo cronista (si è occupato di bianca, nera e politica), ma altrettanto grande poeta, nel 1972 ha scritto con Leo Chiosso, i versi di “Parole, parole, parole”, la famosa canzone cantata da Mina e recitata da Alberto Lupo, e, nel 1997, è stato tra gli autori dello sceneggiato televisivo “Linda e il brigadiere”. Senza contare che, nel 1951, fu tra i pochi giornalisti accreditati al primo Festival di Canzone vinto da Nilla Pizzi.
Storica firma del Messaggero, ha scritto “Parole, parole, parole” cantata da Mina e Alberto Lupo